La chirurgia orale avanzata è quella branca dell’odontoiatria in continuo evolversi, sia nelle tecniche sia nella strumentazione necessaria. Le strumentazioni sono diventato recentemente vere e proprie specializzazioni: basti pensare ai rialzi di seno mascellare atrofici, riassorbiti e innesti ossei da se stessi, eterologhi, omologhi.
Di cosa si occupa la chirurgia orale avanzata?
La chirurgia orale avanzata si occupa di rigenerare i tessuti, al fine di poter ricreare le condizioni perfette per il posizionamento di impianti osteointegrati a supporto di nuovi elementi dentari protesici.
Ad oggi è possibile ricostruire le basi scheletriche per problemi orizzontali e verticali mediante la rigenerazione ossea. Per questo tipo di operatività vengono usati i metodi di ricerca maggiormente innovativi e le tecnologie computer-assistite di avanguardia nelle due fasi più delicate che il paziente dovrà affrontare: ovvero la diagnostica e la terapia chirurgica.
La diagnosi si effettua mediante TAC e consente di capire l’anatomia orale del paziente. Gli interventi chirurgici e implementari sono architettati grazie a software particolari, garantendo la minima invasività, in fase chirurgica, al paziente. Questa metodologia si chiama “implantologia guidata”.
Quali sono i biomateriali utilizzati nella chirurgia orale avanzata?
- Biomateriali da autoinnesto: si incastra l’osso del paziente stesso, preso da una zona donatrice intraorale, in una zona ricevente dello stesso paziente;
- Biomateriali da alloinnesto: si tratta dell’utilizzo di un osso prelevato da un donatore della stessa specie (ma non dal paziente), che viene lavorato con processi fisico-chimici, affinché venga reso compatibile geneticamente;
- Biomateriali da eteroinnesto: qui parliamo di un innesto di biomateriale ricavato da un donatore di un’altra specie (osso bovino, osso equino, ecc) e reso biocompatibile;
- Biomateriali da innesti allo plastici: sono materiali conseguiti per sintesi (i biovetri, il fosfato tricalcico, il solfato di calcio, ecc.).
Quali sono i principali interventi di chirurgia orale avanzata?
- Rialzo del seno mascellare, per via laterale o crestale (o Sinus Lift), realizzato o con internal approach con external approach, che sono le due principali tecniche attuali;
- Chirurgia rigenerativa e ricostruzione ossea in caso di gravi riassorbimenti, ovvero interventi mirati sostanzialmente a diminuire la perdita di osso o ad aumentarne lo spessore;
- Riempimento con biomateriali del processo alveolare, da eseguire al fine di limitare la perdita di tessuto osseo dopo l’estrazione di un dente;
- Riempimento di cavità cistiche, ossia l’utilizzo di biomateriali che permettono il ripresentarsi di una trabecolatura ossea ottimale, fra l’altro in tempi decisamente più brevi in virtù delle caratteristiche di osteoconduzione;
- Rigenerazione guidata dei tessuti, ovvero una tecnica che presenta l’impiego di membrane con il compito di barriera (effetto tenda), affinché si possa ottenere la ricostituzione dei tessuti paradontali, ossia la realizzazione di nuovo osso, nuovo cemento radicolare e nuovo legamento;
- Rigenerazione ossea guidata, ovvero quella tecnica che attua la rigenerazione ossea adoperando biomateriali e membrane con funzione barriera.
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